Itinerari gastronomici in Emilia-Romagna
L'Emilia-Romagna è universalmente riconosciuta come una delle capitali mondiali del cibo. Con il suo patrimonio di prodotti DOP e IGP, questa regione rappresenta un vero e proprio paradiso per gli amanti della buona tavola. Vi proponiamo un itinerario gastronomico che attraversa le province di Parma, Modena e Bologna, per scoprire le eccellenze culinarie che hanno reso celebre la Food Valley italiana.
Parma: la città del prosciutto e del Parmigiano
Il nostro percorso inizia a Parma, elegante città d'arte e capitale della Food Valley. Qui la tradizione gastronomica ruota attorno a due prodotti d'eccellenza conosciuti in tutto il mondo: il Prosciutto di Parma DOP e il Parmigiano Reggiano DOP.
La vostra prima tappa dovrebbe essere una visita a un caseificio per assistere alla produzione del Parmigiano Reggiano, un processo che inizia all'alba e segue metodi tradizionali tramandati nei secoli. Potrete osservare come il latte si trasforma in formaggio all'interno degli enormi calderoni in rame e assistere alla lavorazione della cagliata da parte dei maestri casari. La visita si conclude con una degustazione di diverse stagionature, da 12 a 36 mesi, per apprezzare come il sapore diventi più intenso e complesso con il passare del tempo.
Proseguendo il percorso, è d'obbligo una visita a un prosciuttificio della zona collinare di Langhirano, dove il microclima particolare favorisce la perfetta stagionatura del Prosciutto di Parma. Qui scoprirete come l'aria che scende dalle valli dei boschi di castagno e l'aria che sale dal mare si incontrano per creare le condizioni ideali per una stagionatura naturale. Potrete osservare le "cattedrali del prosciutto", grandi sale dove le cosce sono appese a stagionare per almeno 12 mesi, e concludere con una degustazione di prosciutto tagliato a mano, accompagnato da un calice di Malvasia dei Colli di Parma.
Prima di lasciare Parma, non dimenticate di assaggiare gli altri tesori gastronomici: la torta fritta (gnocco fritto), i tortelli d'erbetta e il Culatello di Zibello DOP, considerato il re dei salumi.
Modena: aceto balsamico, Lambrusco e tortellini
Da Parma ci spostiamo verso Modena, città del motori e dell'Aceto Balsamico Tradizionale DOP, un condimento unico al mondo ottenuto dalla lenta fermentazione e acetificazione del mosto d'uva cotto.
Una visita a un'acetaia tradizionale è un'esperienza imperdibile. Qui potrete ammirare le batterie di botti di legni diversi, dove l'aceto invecchia per almeno 12 o 25 anni. Il padrone di casa, l'acetaio, vi spiegherà il processo di "rincalzo", con cui il prodotto passa da una botte all'altra, acquistando complessità e concentrazione. La degustazione finale vi permetterà di assaporare un prodotto prezioso, dal colore scuro e dalla consistenza sciropposa, con un perfetto equilibrio tra dolce e acido.
A Modena non può mancare una sosta in un'osteria tradizionale per assaggiare i celebri tortellini in brodo, piccoli capolavori di pasta ripiena la cui forma, secondo la leggenda, sarebbe ispirata all'ombelico di Venere. Altri piatti tipici sono le tagliatelle al ragù, i passatelli e la cotoletta alla petroniana.
Per accompagnare questi piatti, il vino d'elezione è il Lambrusco, nelle sue diverse varietà (Grasparossa, Sorbara, Salamino). Frizzante, fresco e versatile, è l'abbinamento perfetto per la cucina ricca modenese. Una visita a una cantina vi permetterà di scoprire le differenze tra i vari tipi di Lambrusco, sfatando il mito che lo vuole un vino semplice e poco strutturato.
Bologna: la dotta, la grassa, la rossa
L'ultima tappa del nostro itinerario è Bologna, città soprannominata "la grassa" proprio per la sua ricca tradizione culinaria. Il centro storico, con i suoi caratteristici portici, ospita il Quadrilatero, l'antico mercato alimentare dove potrete trovare salumi, formaggi, pasta fresca e ogni tipo di prelibatezza locale.
Una visita a un laboratorio di pasta fresca è d'obbligo: qui potrete vedere le "sfogline" all'opera mentre tirano la sfoglia a mano e preparano tortellini, tortelloni, tagliatelle e lasagne. Alcune botteghe offrono anche corsi brevi dove imparare i segreti della pasta fatta in casa.
Il piatto simbolo di Bologna è sicuramente le tagliatelle al ragù, erroneamente note all'estero come "spaghetti alla bolognese". Il vero ragù bolognese è una salsa complessa che richiede una lunga cottura (almeno 3-4 ore) e ingredienti di prima qualità come carne macinata di manzo e maiale, soffritto, vino rosso, passata di pomodoro e brodo.
Altri piatti da non perdere sono i tortellini in brodo, i passatelli, le lasagne verdi alla bolognese e, tra i secondi, le polpette alla bolognese e la cotoletta alla petroniana. Per concludere il pasto, un pezzo di torta di riso o la zuppa inglese.
Da non dimenticare il celebre mortadella di Bologna IGP, salume dal profumo inconfondibile, da gustare tagliata a fette sottili o a cubetti come aperitivo, magari accompagnata da un calice di Pignoletto dei Colli Bolognesi.
Esperienze gastronomiche da non perdere
Oltre alle visite e alle degustazioni, l'Emilia-Romagna offre numerose esperienze gastronomiche per approfondire la conoscenza del suo patrimonio culinario:
- Corsi di cucina: in tutte le città principali è possibile partecipare a lezioni per imparare a fare pasta fresca, ragù o altri piatti tipici.
- Tour dei mercati: il Mercato di Mezzo a Bologna o il Mercato Albinelli a Modena sono luoghi perfetti per conoscere i prodotti locali, con possibilità di tour guidati con degustazione.
- Festival e sagre: eventi come il Festival del Prosciutto di Parma o la Festa del Tortellino offrono l'occasione per immergersi completamente nella cultura gastronomica locale.
- FICO Eataly World: alle porte di Bologna, questo parco tematico dedicato al cibo italiano permette di seguire l'intera filiera produttiva, dai campi alla tavola.
Consigli pratici per il viaggio
Ecco alcuni suggerimenti per godervi al meglio il vostro itinerario gastronomico in Emilia-Romagna:
- Pianificate il viaggio in primavera o autunno per evitare il caldo estivo ed approfittare dei prodotti di stagione
- Prenotate in anticipo visite a caseifici, prosciuttifici e acetaie, soprattutto nei weekend
- Spostatevi in auto per avere maggiore flessibilità, specialmente per raggiungere luoghi di produzione in campagna
- Lasciate spazio all'improvvisazione: talvolta le migliori scoperte gastronomiche avvengono nei piccoli ristoranti fuori dalle guide turistiche
Un viaggio gastronomico in Emilia-Romagna è un'esperienza che coinvolge tutti i sensi, permettendovi di entrare in contatto con secoli di tradizione culinaria e di comprendere come il cibo sia parte integrante della cultura e dell'identità di questo territorio. Ogni assaggio racconta una storia, ogni prodotto riflette la passione e l'orgoglio di chi lo produce, in un connubio perfetto tra tradizione e innovazione che ha fatto di questa regione un simbolo dell'eccellenza gastronomica italiana nel mondo.
Se desiderate esplorare la Food Valley italiana con una guida esperta, MeravenCag organizza tour enogastronomici personalizzati in Emilia-Romagna, con visite a luoghi di produzione, degustazioni e lezioni di cucina. Contattateci per creare il vostro itinerario su misura.
Condividi questo articolo: